Tempo per te? Prenditelo e rendilo una buona abitudine

da | esercizi di leggerezza

Hai tutto il diritto di metterti in ascolto dei tuoi bisogni e di prenderti cura di te senza dare spiegazioni e giustificarti. L’organizzazione sarà sempre dalla tua parte. E io anche.

Guarda che lo so che fermarti ti può far salire l’ansia e anche tutti i sensi di colpa che pensi di nascondere in un angolino della tua anima.

Ti sembra di venire meno al tuo dovere, ma essere rispettosa verso te stessa, dei tuoi ritmi, della tua energia ed essere una donna realizzata, soddisfatta e generosa non sono espressioni di te in conflitto tra loro.
Al contrario, se sei stanca, nervosa, frastornata o dolorante, difficilmente potrai essere produttiva. Le probabilità che tu ci metta molto più tempo a finire un lavoro, fare errori o ottenere risultati scadenti si moltiplicano e la tua soddisfazione e le relazioni intorno a te ne risentiranno.

Molto meglio imparare a organizzarsi per fermarsi al bisogno e ripartire alla grande, non trovi?

Prenditi una pausa, al bisogno

Fissa in agenda uno o più momenti per te e rispettali come se fosse un appuntamento con un cliente, con un medico, con la persona più importante della tua vita. Puoi fissarlo regolarmente durante la giornata, o nella settimana o tutti i mesi, oppure quando sai che ti può fare bene.

Come fai a sapere quando ti può fare bene? Impari ad ascoltarti, a conoscerti meglio di chiunque altro. È così che deve essere.

Comincia subito ad allenare la consapevolezza di quali azioni occupano il tuo tempo e se è una scelta attenta o solo la conseguenza di una abitudine.

Una delle prime cosa che le donne che seguo mi confessano quando chiedo loro di fare questo esercizio: è il rendersi conto dell’imbarazzante quantità di tempo che trascorrono facendo cose di cui potrebbero benissimo fare a meno. Ad esempio, appena hanno cinque minuti liberi aprono i social e si perdono tra i post, anziché usare quegli stessi cinque minuti per meditare, per bere, per sgranchirsi, per tirare fuori la cena dal freezer, o fare qualunque altra cosa di utile.

A guardar bene da vicino riuscirebbero persino ad agganciare quei cinque ad un’altra manciata di minuti ed è incredibile cosa potrebbero farci! È tutta una questione di scelte consapevoli.

Se le tue giornate sono intense, fitte, frenetiche, prenderti ogni tanto una pausa di cinque, dieci o anche trenta minuti, non distruggerà inesorabilmente tutto quello che stai facendo, te lo posso assicurare, anzi! Ti aiuterà a rigenerarti sistematicamente ed evitare l’effetto “stramazzata al suolo” a fine giornata.

Per prenderti queste pause ti ho raccontato QUI un metodo semplice e concreto, per farlo subito, per fissare i tuoi momenti di recupero, tutte le volte che senti un disperato bisogno di fermarti per prenderti del tempo per te.

Rendi il tempo per te una buona abitudine

Oltre a “Regalarti subito tempo per te in 5 step (anche se hai una giornata super impegnativa)” nei momenti di emergenza, devi imparare a rendere il riposo parte integrante della tua produttività e farlo diventare una buona e consolidata abitudine.

Oggi ti svelo un mio segreto e ti racconto di come ho deciso di prendermi mezza giornata di riposo assoluto ogni primo giorno di mestruazioni. Lo faccio regolarmente, tutti i mesi, e quasi nessuno, a parte il mio benessere psico-fisico, se ne accorge, perché non vengo meno ai miei impegni e al rispetto degli altri.

Avevo già capito da tempo quanto il riposo fosse fondamentale per lavorare meglio e organizzare la settimana in modo efficace, flessibile e sostenibile. Mi sono sempre organizzata per prendermi del tempo libero, coltivare le mie passioni e programmare la settimana in modo da ricavare del tempo “di scorta”.

Le pause e i momenti vuoti, non programmati, non mancavano, ma c’era ancora una certa resistenza.

Non riuscivo a staccare completamente quando era necessario assecondare le richieste del mio corpo e le variazioni ormonali che, al di là delle personali sensibilità, naturalmente interferiscono con le emozioni e i livelli di energia. Non accettavo l’idea di “farmi fermare dalle mestruazioni“, mi sembrava una debolezza e un deplorevole venir meno ai miei doveri. Ho sempre percepito il ciclo mestruale come un impedimento alla mia efficienza, come un ostacolo alla mia produttività, come un freno alla mia corsa verso la mia realizzazione.

Anche per te è così?

La mia ostinazione a non volermi fermare, nonostante il mio corpo mi mandasse segnali inequivocabili, mi portava a vivere giornate orribili. Ero nervosa, tesa, a disagio e, soprattutto, dolori insopportabili mi devastavano assillando i miei pensieri impedendomi di essere lucida. Mi imbottivo di antidolorifici e ignoravo completamente ogni disperato tentativo del mio corpo di godere di una tregua.

Non mi fermavo, ma ero quanto di più lontano potessi essere dalla produttività.

Da quando ho imparato ad assecondare le mie esigenze e i miei flussi di energia e modificare, rivedendo e riorganizzando se necessario, la pianificazione in funzione delle varie fasi mestruali, la mia vita è migliorata.

Ho smesso di prendere antidolorifici e già questo per me è sufficiente a dimostrare di essere sulla strada giusta, ma è notevolmente migliorato il mio modo di lavorare pianificando alcune specifiche attività nel miglior momento e condizione possibili.

Non sempre riesco ad assecondare queste variazioni perché ci sono aspetti del mio lavoro che non dipendono solo da me da considerare, ma ci sono giorni in cui idee, parole e pensieri viaggiano veloci e abbondanti, mentre in altri giorni riesco a entrare più facilmente in uno stato di profonda e prolungata concentrazione.

Come faccio?

  • Ho giorni e orari fissi, ma flessibili per gli appuntamenti
  • Ho giorni e orari fissi, ma flessibili per tutte le altre attività e impegni
  • Ho sempre le idee chiare (e scritte) di quello che è utile fare e di quanto tempo mi serve per farlo

Questo mi permette di spostare liberamente da un posto all’altro le diverse tipologie di attività a seconda delle necessità, senza troppi drammi.

Ho un’idea abbastanza precisa di quando arriverà l’ondata di malessere peggiore, quindi, in modo altrettanto preciso, posso prevedere il bisogno di riposo assoluto e inserire gli appuntamenti di conseguenza.

Raramente, mi capita di avere dei notevoli ritardi: in questi casi cerco sempre di tenere nell’arco della settimana almeno due giornate intere completamente libere da appuntamenti in modo da potermi fermare al bisogno senza incasinarmi con il lavoro.

Anche le mie bambine e mio marito sono coinvolti in questa mia scelta. Mi sostengono e collaborano con me nel rivedere insieme, se necessario, le nostre giornate, perché sanno che se io sto bene e sono serena sarà più bello e piacevole per tutti.

Mi rispettano, perché io per prima rispetto me stessa.

Investi tempo per ottenere benessere

Ci sono voluti mesi di appunti, osservazioni e sperimentazioni per capire di cosa avessi bisogno e quando. Il lavoro su di te è necessario, ma darà i suoi frutti.

Ti invito a metterti sempre in ascolto dei segnali che il tuo corpo ti manda e prenderti cura del tuo tempo per lavorare bene e vivere meglio.

Quando senti che è necessario fermarti, fermati, senza aver paura di perderti chissà che cosa.
Tieni solo quello che davvero non puoi spostare, possono bastarti pochissime ore, ma quando finirà la pausa e schiaccerai di nuovo “play” vedrai che una nuova ondata di energia ti spingerà e metterai il turbo. Tutto tornerà a regime, come se non ti fossi mai fermata. Invece, l’hai fatto e il tuo corpo e la tua mente ne hanno giovato e ti ringrazieranno.

L’organizzazione rende liberi

Carolina 

La Tua zen manager

 

Photo by Jorge Garcia on Unsplash

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