La teoria organizzativa c’è, ma la realtà?

da | esercizi di leggerezza

L’altro giorno mi sono imbattuta nel video di un personaggio che dava ottimi consigli di organizzazione e produttività.

Ha raccontato di non essere stato organizzato per anni, perché non era nelle sue corde esserlo, non lo trovava necessario.

Poi a un certo punto della sua vita ha dovuto attrezzarsi e impegnarsi per essere più produttivo, insomma darsi da fare sul serio.

E qui sorge il primo problema: LA STRADA PIÙ LUNGA

Non essendo abituato a organizzarsi ha sperimentato tantissime tecniche, ha studiato un’infinità di libri, ed è andato avanti per faticosi tentativi prendendo la strada più lunga.

Questo succede spessissimo anche a chi parte già con una buona capacità di organizzazione.

Che tu sia convinta di non essere una persona organizzata (e avrei qualcosa da obiettare)

O che tu sia convinta di essere già abbastanza organizzata (eppure continui a dire “non ho tempo” ….)

Di fatto quello che ti ritrovi a fare cos’è?

Continui a leggere metodi per organizzarsi, cerchi il sistema perfetto,

sogni una bacchetta magica che ti aiuti a incastrare tutto quanto per non impazzire e moltiplicare il tuo tempo.

Quello che però ripeti sempre a te stessa e agli altri suona più o meno così:

“Non mi bastano giornate da 24 ore” – “Vorrei, ma non ho tempo”

Sbaglio?

E ti barcameni alla meno peggio provando tutto quello che ti viene in mente per organizzarti meglio.

Eppure la situazione non cambia e dopo un po’ torni al punto di partenza.

Allora ecco che leggi di Tizio e provi a fare come dice Caio…

Yeah! Fantastico! Questa volta è la volta giusta.

Ma il problema resta.

Perché? Tizio e Caio dicono cose sbagliate? No, affatto!

Il metodo che stai sperimentando, semplicemente, non è il tuo.

È il metodo di qualcun altro.

Quindi mi stai dicendo che quello che studio e cerco di applicare potrebbe comunque non funzionare?

Esattamente.

E allora come faccio a imparare a organizzarmi meglio?

Ci sono due modi:

1) Fai come il personaggio del video:

  • procedi per tentativi
  • ti studi tutti i libri che riesci (trovando il tempo di leggere)
  • cerchi di applicare quello che ti viene detto finchè trovi il sistema giusto
  • lo adatti alla tua situazione
  • vedi se funziona.

Si può fare, ma è la strada più lunga e faticosa.

2) Ti affidi a un professionista che

  • ha già studiato i metodi, testato e valutato strategie al posto tuo
  • individua subito qual è il mix giusto adatto a te
  • ti guida passo passo perché tu possa assimilarlo in modo del tutto naturale e senza forzature
  • ti insegna ad applicarlo in autonomia in modo che possa evolversi e cambiare così come cambi tu e il tuo stile di vita.

È la via più breve e riguarda il tuo stile di vita.

Perché qui sorge l’altro problema. TEORIA vs VITA REALE

Esistono tantissimi metodi, tutti validissimi, tutti che funzionano.

Finchè non ne hai davvero bisogno.

Ti faccio un esempio.

Il metodo del pomodoro, hai presente? Te ne ho già parlato qui e qui.

Il metodo di per sé è uno dei più semplici che puoi trovare e di immediata applicazione.

Hai una cosa da fare, imposti il timer, la fai, poi fai la pausa, poi ricominci..

Semplice ed efficace, no?

Certo.

Ora prova a dire a una mamma freelance di usare il metodo del pomodoro per lavorare da casa con una bimba di 3 anni.

Credi davvero che possa riuscire a concentrarsi per 25 minuti di fila quando ha la sua piccola che le gira intorno e reclama costantemente la sua attenzione?

“Mamma ho fame” “Ma hai appena mangiato!” “Ho fame lo stesso”

“Mamma devo fare pipì””Vai da sola, sei capace” “No voglio la mamma”

“Mamma ho sete” “Mamma giochi con me?””Mamma mi leggi una storia?””Mamma mamma mammaaaaa!!!”

 

“E allora mi stai dicendo che il metodo del pomodoro non funziona? Non è efficace?”

No.

Il problema non è il metodo in sé,

ma la sua applicazione nel contesto, nella quotidianità, nella vita reale.

Una mamma che lavora da casa con una bimba piccola è destinata quindi a rinunciare a essere produttiva e portare avanti i suoi progetti?

No, ma probabilmente si convincerà di questo e di non essere brava a organizzarsi.

Invece ogni tecnica DEVE essere adattata a te, al lavoro che fai, alla famiglia che hai, al contesto in cui vivi.

Ci vuole consapevolezza e attenzione verso te stessa.

Ti racconto di Michela (chiamiamola così) per farti un esempio.

Michela non aveva ancora ripreso a lavorare a pieno ritmo, ma viveva con il senso di colpa di trascurare la figlia ogni volta che doveva lasciarla per concentrarsi sul lavoro.

Ecco l’estratto di uno dei report che le ho consegnato durante il periodo di consulenza.

***

“[…]Questa è la versione originale del metodo, ma tu la devi adattare alla tua situazione.

Se devi lavorare da sola è un conto, se hai XXXX da seguire diventa più complicato, ma il principio di fondo resta.

Innanzitutto coinvolgila in tutto ciò che fai. Fai impostare a lei il timer per esempio, e magari le prime volte impostalo solo su 10 minuti (lavorare concentrati 10 minuti è già più di zero) poi stai con lei 10 minuti sempre impostando il timer e così via.. magari per un’oretta.

Gradualmente allunghi il tempo che dedichi al lavoro per stare concentrata per 25 minuti intanto XXXX si guarda i cartoni o finisce un gioco che avete iniziato insieme. Poi di nuovo, con tempi diversi, per un’altra ora.

Sarà trascorsa una mattinata, tu ti abitui a lavorare con concentrazione e cominci a portare avanti i tuoi progetti e lei impara a diventare autonoma.

Ci vuole pazienza. Datti tempo.[…]”

***

Ovviamente la situazione era molto più complessa e per raggiungere risultati concreti non è bastato utilizzare questo stratagemma, ma un mix di diversi metodi.

Durante il percorso Michela ha acquisito maggiore consapevolezza sull’uso che faceva del tempo che aveva a disposizione e ha imparato ad applicare alcuni metodi, adattandoli al suo modo di essere.

Quando sua figlia sarà più grande e, per esempio, sarà a scuola tutto il giorno, si organizzerà in modo diverso.

Michela non avrà sempre le stesse esigenze e cambieranno le situazioni.

Se cambia la tua situazione il sistema organizzativo cambia con te.

Quindi se quello che leggi nella teoria non funziona nella vita reale devi capire il perchè e trovare il sistema di adattarlo.

Tu come ti organizzi la giornata? Quanto sei consapevole della tua gestione del tempo? Cos’è che vorresti fare e non riesci a fare? Sei sicura che il metodo del pomodoro sia adatto a te? E se invece avessi bisogno di tutt’altro?

Scegli tu la strada che preferisci per trovare le risposte e smetterla di dire “non ho tempo”.

Puoi prendere la strada più lunga, infilarti nel labirinto di tutte le tecniche che trovi in giro, studiarle e tentare di applicarle nella tua vita di tutti i giorni.

Oppure puoi prendere una scorciatoia, risparmiare tempo e arrivare dritta alla soluzione, che io ho studiato con cura e attenzione apposta per te.

Vanno bene entrambe, ma per la scorciatoia, scrivi qui: carolina@myzenmanager.com

L’organizzazione rende liberi

Carolina

la Tua zen manager

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