Come allenare il superpotere dell’attenzione.

da | esercizi di leggerezza

La scorsa settimana sono stata a Biella per frequentare un corso di gestione del tempo, più precisamente, il modulo dedicato a “Attenzione e Focalizzazione” del ciclo più ampio di incontri: “Tè speziati all’arancia“, e mi è piaciuto tantissimo!

Un paio d’ore intense, stimolanti, arricchenti e divertenti per pochissimi partecipanti. Il che permette di creare subito un’atmosfera raccolta che favorisce il confronto e anche l’attenzione direi, che è rimasta sempre viva grazie a due formatrici davvero in gamba che ho avuto il piacere di conoscere: Debora Ferrero e Carla Fiorio, giornaliste, impegnate a diffondere una mentalità imprenditoriale, ideatrici del metodo: The Orange Entrepreneurship e anche autrici di: “Human spirits e cultura d’impresa. Una nuova prospettiva nell’era della globalizzazione“.

Forse non si aspettavano tra le allieve qualcuno che, come me, si occupa di gestione del tempo per professione, ma di fatto per quanto possa saperne, non mi basta proprio mai e colgo tutte le occasioni possibili per confrontarmi con altri professionisti, approfondire argomenti noti, scoprire nuovi punti di vista.

Ovviamente, appena uscita dalla sede di Peperosa visual design, camminavo a un metro da terra come capita tutte le volte che mi dedico a questi temi che mi appassionano, e ho fatto quello che faccio sempre: raccogliere le idee e ispirazioni del momento per metterle insieme al bagaglio culturale, personale e professionale che mi porto dietro per creare qualcosa di valore che sia utile agli altri.

A dire la verità, più che camminare, correvo spedita verso la seconda parte della serata: l’incontro della Rete al Femminile di cui faccio parte, per aggiornare le “reticelle” sugli sviluppi organizzativi del nostro “Circolo formativo”, ma questa è un’altra storia.

Concentriamoci dunque, a proposito, sull’argomento di questo post.

L’attenzione è la capacità che tutti abbiamo, più o meno sviluppata, di indirizzare le tue risorse cognitive per un determinato tempo verso una specifica direzione, escludendone altre. In pratica è un processo di selezione, di esclusione, in cui scegli di puntare il tuo riflettore mentale su una cosa piuttosto che un altra (e no, illuderti di puntare il faro su più cose contemporaneamente non è attenzione, è multitasking e peggiora la situazione, ma te ne ho già parlato QUI e QUI).

Il discorso si potrebbe fare veramente ampio, direi enciclopedico, per distinguere tutte le tipologie di attenzione, come si è formata e si è sviluppata questa capacità in noi essere umani dalla preistoria a oggi.

A proposito sappi che le docenti hanno fatto nascere in me anche una nuova necessità, che soddisferò al più presto, consigliando la lettura di : “Distracted mind. Cervelli antichi in un mondo ipertecnologizzato” perchè quando si parla di funzionamento della mente io parto per la tangente e mi perdo (se hai letto la mia ultima newsletter sai a cosa mi riferisco, altrimenti intanto iscriviti QUI e poi chiedimelo che te lo racconto!).

Ok, ora basta parlare d’altro.

Focalizziamoci sull’argomento di oggi, senza aprire mille parentesi e farci distrarre da altro.

Perchè non riesci a mantenere l’attenzione?

Non mi dilungherò sui meccanismi legati alle capacità di attenzione di noi essere umani, che magari approfondirò in un’altra occasione, ma ti darò due notizie, una buona e una cattiva, per così dire.

La cattiva notizia è che uno studio di Microsoft riportato nel 2015 dal quotidiano britannico “The Independent“, la nostra capacità di attenzione è più scarsa di quella di un pesce rosso. Mentre i pesciolini arrivano a 9 secondi, noi siamo scesi a 8, bravi eh! Gli esperti di social lo sanno e sfruttano questa nostra incapacità a loro vantaggio, fai tu.

La buona notizia c’è, anzi a dire il vero non è una sola ma almeno 3:

  • Sei in buona compagnia. Non aiuta, ma consola un po’.
  • Ora puoi esserne consapevole e agire a tuo favore. Forza!
  • Il cervello ha la straordinaria caratteristica di essere plastico, cioè può trasformarsi e adeguarsi agli stimoli attraverso specifici allenamenti. Ed è proprio qui che puoi fare del tuo meglio.

I vantaggi di allenare l’attenzione

“Prestate attenzione. Essere attenti significa essere vitali. L’attenzione ci connette agli altri e ci rende appassionati e desiderosi. Siate appassionati!”.  Susan Sontag

Porre attenzione in qualcuno ti mette in relazione empatica con l’altra persona, migliori la tua capacità di ascolto dando spazio all’altro togliendone un po’ al tuo ego e di conseguenza miglioreranno i tuo rapporti personali e il modo di reagire alle situazioni che ti si presentano.

Porre attenzione in qualcosa, ti connette con la parte cognitiva più profonda di te stessa e i risultati possono davvero essere sorprendenti.

Hai presente quando sei completamente assorbita da un’attività che ha catturato il tuo interesse e non ti accorgi del tempo che passa e non senti la stanchezza? Ecco, essere attenta ti permette di entrare in sintonia con ciò che stai facendo, di essere presente con tutta te stessa, con ogni neurone del tuo cervello, sviluppando apprendimento, memoria e creatività. Non stai infatti coinvolgendo solo i neuroni strettamente interessati a quello specifico argomento, ma vai a stimolare anche tutti quelli che in qualche modo puoi collegare tra loro.

E in tutto questo meraviglioso, intenso, brillante sfrigolio intellettivo il tuo cervello si sta affaticando meno rispetto a quando interrompi continuamente questo flusso per distrarti e poi riprendere e distrarti ancora e poi ricominciare e poi distrarti di nuovo e poi ritornare al punto di partenza. Chiaro no?

Distrarti ti fa perdere il filo e, anche se con grande fatica (anche quando non te ne accorgi) lo recuperi, non avrai mai lo stesso risultato, e, quella particolare connessione, potresti averla persa per sempre. Che peccato!

Ma soprattutto, vuoi mettere la soddisfazione di riuscire a isolarti da tutto il resto del mondo per portare avanti i tuoi progetti?

Prova a immaginare la situazione: stai lavorando in un angolino della casa, i tuoi figli fanno un gran baccano giocando, il marito spadella rumorosamente in cucina per preparare la cena, i cani abbaiano ai passanti, le sirene di un’ambulanza suonano proprio sotto casa… e tu, con i minuti contati, come sempre, entri nel tuo flusso di lavoro e finisci in poco tempo e con poca fatica.

Altro che mito del mutlitasking e ambizioni da Wonder Woman, è questo il vero superpotere che stai cercando!

7 modi efficaci per trasformare l’attenzione nel tuo superpotere

“Gli sciocchi agiscono distrattamente. Il saggio invece custodisce l’attenzione come il suo tesoro più prezioso” Buddha

L’attenzione è uno stato mentale che ci porta a indirizzare la nostra attività cerebrale volontariamente verso qualcosa che ci interessa o involontariamente verso qualcosa che ci ha attratto in quel momento.

La capacità di decidere volontariamente di dedicarci per un certo periodo di tempo a qualcosa che ci interessa e la capacità di tornare a ciò che ci interessa dopo che qualcos’altro ha attirato la nostra attenzione altrove: possono essere allenate.

Allenare queste capacità significa averne piena consapevolezza e controllo e, a pare mio, in questa nostra epoca in cui siamo sottoposti a iper-stimolazioni e bombardamenti di informazioni, è davvero un superpotere.

Per stilare l’elenco che trovi qui di seguito sono partita dal chiedermi quali fossero gli ostacoli e le difficoltà che si intromettono in queste nostre capacità per controbilanciare e cercare il giusto equilibrio.

Ogni punto dell’elenco è qualcosa a cui devi dare attenzione, e fare ogni giorno per allenarti e contrastare tutte le situazioni che possono minare la tua concentrazione.

1. Fare pause regolari, risposare, dormire bene

Per aumentare la tua produttività devi prima saperti fermare, sembra strano eh?! Eppure più tiri la corda e più rischi di spezzarla, più sovraccarichi il tuo cervello e più lui si ribella e ti rema contro, più sei stanca più facilmente ti distrai. Lo dico sempre che devi imparare a fermarti, a lasciare spazi vuoti. E non lo dico solo io ovviamente, ma tutti i massimi esperti sull’argomento, quindi potresti anche fidarti no? E ignorare bellamente quei sensi di colpa che vengono a bussare ogni volta che ti prendi una pausa.

2. Stabilire le priorità e fare una cosa alla volta

L’hai già capito che il multitasking non ti fa bene per niente, vero? Fondamentalmente tu ti senti una super donna, ma quello che ti sta danneggiando è un sovraccarico di attività e lo sforzo a cui stai sottoponendo la tua mente facendogli consumare preziose risorse nel passare continuamente da un’attività all’atra. Perché, a quanto dicono gli studi, non stai affatto facendo più cose contemporaneamente, ma sposti molto rapidamente la tua attenzione di qua, di lì, di qui e di là con il risultato di metterci più tempo, più fatica e ottenere risultati meno brillanti. Organizza per bene le attività della tua giornata per dare valore a ciò che è giusto nel momento giusto, assecondando il tuo bioritmo, le tue scelte, i tuoi livelli di energia.

3. Praticare meditazione e mindfulness

Meditazione e mindfulness non sono sinonimi, anzi sono due pratiche molto diverse, ma entrambe molto utili per migliorare la tua capacità di concentrarti. Per semplificare posso dire che meditare significa liberare la mente, non pensare a nulla e lasciare scorrere via i pensieri sui quali non devi soffermarti. Mindfulness è invece la consapevolezza di essere con ogni cellula del tuo corpo in ogni istante presente e sentire la tua presenza con tutti i tuoi sensi. Attraverso la pratica della meditazione migliori, tra le tante cose, la capacità di osservare una distrazione senza farti rapire da essa, senza darle importanza per tornare rapidamente e senza fatica su te stessa. La Mindfulness ti aiuta a immergerti completamente in ogni tua azione.

4. Essere consapevole di ciò che favorisce il tuo superpotere

Quello che la Kriptonite fa a Superman, l’ambiente che ti circonda può farlo a te, ma devi prima saper riconoscere di cosa si tratta, ed è soggettivo. Cerca di osservarti e capire cosa funziona meglio per te, dove lavori meglio e che condizioni. Se la musica è un elemento che ti aiuta o peggiora la situazione, se cerchi l’ordine o preferisci il tuo disordine, se percepisci una contaminazione nell’ambiente in cui sei che ti disturba organizzati di conseguenza. Possono esserci delle condizioni che favoriscono la tua concentrazione per dedicarti a una specifica attività e quelle stesse condizioni non essere altrettanto favorevoli in altre circostanze. Le abitudini, le routine e i rituali aiutano a ripetere e consolidare le situazioni favorevoli, perchè la ripetizione rende migliori, più sicuri e meno stanchi.

5. Giocare e divertirsi

Hai presente quando i bambini sono così presi dal gioco da non sentire la tua voce che li chiama? Sono assorti, immersi, totalmente e pienamente concentrati su ciò che stanno facendo.

Tu ti ricordi quand’è stata l’ultima volta in cui ti sei sentita così completamente dentro ciò che stavi facendo? Riporta alla mente proprio quella sensazione per sperimentare l’attenzione e riconoscerla quando la incontri di nuovo. Stavi leggendo il tuo romanzo preferito? Stavi giocando a un videogioco? Stavi lavorando a quel progetto che ti appassiona tanto? Stavi cucinando? Essere attenta e concentrata con minimo sforzo e massima resa è proprio quel momento lì, in cui sei totalmente presente in ciò che stai facendo.

Ci sono poi anche alcune tipologie di attività e di giochi molto efficaci per stimolare e sviluppare le proprie capacità intellettive, di memoria, attenzione, logica e concentrazione come ad esempio i giochi enigmistici.

6. Procedere gradualmente. Senza fretta, ma senza sosta

L’allenamento non è la gara finale, è la preparazione. Se ti distrai ogni 5 minuti parti da quei 5 minuti e piano piano aumenta la difficoltà. Per riuscire a cambiare serve impegno, ma anche pazienza e costanza. Una volta che hai stabilito i tuoi obiettivi chiari, sfidanti, ma realistici, comincia dal primo step e poi prosegui lungo il percorso che avrai pianificato aumentando gradualmente il livello di difficoltà. Cambiare, se lo vuoi davvero, è possibile, purché tu lo faccia nel pieno rispetto di te stessa, senza snaturarti e senza importi impalcature che non hanno solide fondamenta.

7. Dichiarare i tuoi intenti

Prima di iniziare un’attività nella quale vuoi concentrarti, esprimi ad alta voce la tua volontà. Comunica direttamente a te stessa l’impegno che ti stai prendendo. Quando lo fai concentrati sul risultato finale che otterrai piuttosto che sullo sforzo a cui ti stai sottoponendo perchè ricorda che il cervello cerca sempre la via meno faticosa per raggiungere la felicità.

L’attenzione è sufficiente?

Fare le cose con attenzione è sufficiente per riuscire ad avere tutto il tempo che ti serve? No. Però è un inizio, è un superpotere che può fare davvero la differenza tra una giornata che ti rende felice e una che ti rende insoddisfatta.

C’è un unico elemento che una volta acquisito influenzerà positivamente a catena tutti gli altri ed è: l’organizzazione. Se impari a padroneggiare l’arte dell’organizzazione saprai individuare le priorità sulle quali porre attenzione, riuscirai a bilancia il lavoro e il risposo, gestirai le tue attività assecondando i tuoi livelli di energia, acquisirai tecniche e metodi per stimolare la concentrazione (come ad esempio la famosissima “tecnica del pomodoro“).

Ti basta scrivermi per creare un positivo effetto domino e trovare tutto il tempo che ti serve per ciò che per te è importante.

Sarò felice di accoglierti QUI e darti tutte le informazioni necessarie.

L’organizzazione rende liberi

Carolina

la Tua zen manager

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